«La casa così come oggi la viviamo è luogo nostro per eccellenza preposto all’intimità che racchiude gli effetti personali, che accoglie un nucleo familiare (…)» (Farè 1992, 91). Ma così non è sempre stato.
A partire dagli anni Sessanta le componenti e le funzioni simboliche della casa, diventano sempre più evidenti e ricercate, nonché espressive di bisogni psicologici e di appartenenza.
La ragione dei cambiamenti degli spazi domestici sta nella trasformazione sociale in cui la casa incarna il “progetto” moderno di democrazia e di autodeterminazione inteso come parte integrante della vita quotidiana.
Essa è luogo ed esperienza specifica dell’abitare umano, facciamo sì che sia sempre adatta a noi.