“Quel che conta” è la vera risposta.
Da piccola giocavamo con i compagni di scuola a interrogarci su cosa avremmo portato con noi su un’isola deserta. In questo periodo di sospensione, sembra che ognuno stia trattenendo il respiro per immergersi in una lunga apnea in attesa di riemergere. Ma in realtà per quanto mi riguarda non mi sento sospesa, non sono in apnea e non voglio restare in attesa. Piuttosto dopo un primo momento di smarrimento generale, dobbiamo renderci conto che la zattera con cui percorrevamo il fiume si è rovesciata senza sapere che dopo pochi tornanti saremmo inevitabilmente precipitati da una cascata.
In effetti la Natura si sta riappropriando dei suoi spazi diventando silenziosa protagonista di uno scenario che, purtroppo, solo una quarantena mondiale poteva delineare: aria pulita, specie in estinzione più protette, contenimento di emergenze climatiche annunciate e inevitabili.
- Così ho iniziato a elencare tutti quegli effetti collaterali positivi a cui inizialmente non avevo pensato e che mi hanno permesso di focalizzare nuovamente l’attenzione sulle vere priorità:l’importanza del lavoro
- il valore assoluto della salute
- imparare a conoscersi per comprendere l’altro
- il ruolo centrale dell’Ambiente, sempre
- rallentare non significa fermarsi
- saper selezionare le priorità ti cambia la vita
- Quindi alla domanda “Cosa poteresti su un’isola deserta?” ribadisco la mia risposta:
“Quel che conta”
